Atmosfere ed emozioni

Va precisato che si distinguono i pittori dagli acquerellisti, in quanto il nome usato per questi ultimi è associato alla tecnica espressiva che essi praticano, ossia l'acquerello, riconosciuta come tecnica autonoma di prim'ordine. Detto ciò, Pietro Tracca è un acquerellista che si è appropriato di questa splendida e affascinante tecnica espressiva, assecondando sapientemente e con gusto propositivo le svariate possibilità luministiche e di impatto sensoriale che essa può offrire.

La mostra, intitolata "Atmosfere ed emozioni", porta delle novità sia dal punto di vista della ricerca espressiva, sia dal punto di vista soggettistico. Gli scorci e le vedute della bella Vicenza, sono avvolti da atmosfere emozionanti, arricchite con nuovi approcci stilistici. I cieli appaiono come "addensamenti atmosferici" di un intenso blu, i quali sembrano guardare la città dall'alto, accentuando, dal punto di vista strutturale, il netto distacco tra i piani in verticale delle architetture e le stesure a tinte digradate delle facciate in piena luce o in penombra.

I paesaggi urbani suggeriti nelle opere precedenti da Pietro Tracca mettevano "a nudo" la città di Vicenza dichiarandone tutto il suo splendore con garbo e sensibilità. In questi recenti lavori l'autore ci propone spazi urbani più vivaci, popolati da presenze, o per meglio dire "trasparenze umane" che si muovono nello spazio cittadino rendendo vitale la città, quasi riscaldata da un'atmosfera famigliare, come nell'opera "Fiori, colori ...", Passeggiando in Piazza dei Signori" e "Vicenza - Piazza Biade". Nuove vedute, nuove emozioni che sempre sorprendono, attraverso quella particolare sensibilità con cui Pietro Tracca si distingue e intermedia tra soggetti ripresi e pubblico fruitore.

La sensibilità stilistica si fa più audace e in qualche caso, come per i soggetti floreali "Fiori gialli e Ibisco", le gamme cromatiche sono insolitamente vivaci e denotano la luminosità sgargiante che può offrire l'acquerello, quando è usato correttamente. La puntuale ricerca espressiva con cui l'autore sceglie tra la tecnica dell'acquerello steso "a secco" o ammorbidito dall'effetto del "bagnato su bagnato", è nel giusto rapporto cromatico. La ricchezza e freschezza delle tinte, lo studio della luce seducente, gli effetti molto curati, come nel caso di "Parco Querini - gelata", denotano una particolare capacità retrospettiva che permette a Pietro Tracca di carpire l'atmosfera sentita e riproporla al pubblico, godendo in comunione un preludio di cromatiche emozioni.

Graziella Zardo

locandina mostra Atmosfere ed emozioni